sábado, 15 de marzo de 2008

LA FIEREZZA DI ESSERE

LA REALIZZAZIONE DI ME E' EGOISTICAMENTE CIO' CUI CONTINUAMENTE TENDO , LA LOTTA DELL'ESSERE PER LA VITA , E NON TRAGGA IN INGANNO LA GENERALIZZAZIONE , PURA FINZIONE ARTISTICA , E' LO STRUMENTO D'ARTE CHE IMPEDISCE ALL'ESISTENZA DI AVERE IL SOPRAVVENTO. L'AVVILIMENTO CHE SPESSO ACCOMPAGNA LE FASI PIU' DURE DELLA LOTTA E' TESTIMONE DELLA NOSTRA UMANITA' , DELLA NOSTRA LIMITATEZZA , LA CUI COSCENZA DUOLE INCITANDOCI A COMBATTERE DI CORSA... AL LIMITE DELLA LEGALITA' , VICINI , TROPPO VICINI ALLA PIRATERIA.
COMBATTENTE PER NECESSITA' , DELLA NECESSITA' FUGGO LA SOFFERENZA , INSEGUENDO I PIACERI DELLA SUPERFICIALITA'... VIVERE IN SUPERFICIE E' LA UNICA VIA DELLA VITA.. IN PROFONDITA' SI NASCONDONO I CADAVERI DELL'ESISTENZA , IMMORTALI COME I VIZI E LE VIRTU'... TUTTO SI RISOLVE IN UN PURO ESERCIZIO DI STILE ... IL MIO.

lunes, 10 de marzo de 2008

SOSPETTOSE MANIE CORSARE

La intimita' della notte mi rende insonne , quanto il video di Miss Pandemonium o una interpretazione di Petra Magoni , una insonnia di nostalgico piacere , nella sicura oscurita' , al riparo dalla luce che troppo fa vedere , che troppo fa vederci. Ho paura di stancarmi , il sonno tarda a rapirmi , mi vince solo per stanchezza , ossia artificialmente , devo stancarmi , e lo stancarsi si trasforma in forma d'arte , lasciando il suo stato di atto naturale , quindi non mio . La mia artificialita' e' tale da spaventare non piu' solo me , ma anche il mio personaggio , entrambi nello spavento coincidono ... la vicinanza emozionale e tale da confondere anche Me .
L'atarassia e' un accomodamento dell'anima in uno spazio indefinito , il dubbio sulla sua definibilita' , e' un dubbio artistico, perche' indefinito per volonta propria , per volonta' Mia. La quotidianita' allontana fino a separare cio' che per me era inseparabile , l'essere e il sembrare , la semplicita' miserabile e la complessita' affascinante , il giorno e la notte ... e' una questione di identificabilita' cui sfugge la mia identita'.. sembrare cio' che non si e' e cio' che non si vorrebbe essere e' una pena insopportabile anche per me (?), una condanna ing¡usta como tutte quelle che verranno , per eccesso di sovranita' dell'essere , Mio , ingombrante , individualista , indisciplinato , indifferente.
E al Corsaro , caduto in disgrazia a corte , non resta che darsi alla pirateria.